Il codice oratoriano sull’iconografia del Santo
Gelosamente conservata, questa raccolta di stampe che vanno dal XVI al XIX secolo, di cui fu curata la catalogazione in occasione del IV centenario della morte del Santo (1595-1995) fu inserita all’inizio del secolo scorso all’interno di un raccoglitore appositamente realizzato per impedirne la dispersione.
La varietà delle immagini, la loro diversa origine e fattura colloca questo corpus nell’ambito di una pietà popolare il cui fine attraverso i mezzi più o meno ricchi della comune devozione era di esprimere un tributo votivo ad uno dei santi più amati della Cristianità.
San Filippo fu rappresentato in questi tre secoli come protettore per la salute, l’incolumità dal terremoto, come patrono dei giovani, amico e collaboratore di san Carlo Borromeo, san Camillo de Lellis, sant’Ignazio di Loyola e sempre come sacerdote e apostolo del culto divino e mariano.
Dalle prime immagini anonime diffuse e venerate dopo la sua morte, il santo dell’umiltà e della gioia, della preghiera e delle opere di misericordia, l’apostolo di Roma e della riforma cattolica, il fondatore dell’Oratorio nella sua valenza culturale e cultuale viene riprodotto da ormai quattro secoli - a partire dalle prime immagini anonime diffuse e venerate dopo la sua morte, all’imagerie populaire, alle incisioni ricavate dai dipinti che di lui fecero grandi artisti come il Reni, Guercino, Pomarancio - rappresentandolo nella sua figura umana, nella contemplazione estatica e nell’esercizio della carità.
Questa raccolta si estende per quasi un migliaio di esemplari di cui non si conosce ancora per tutte l’autore e la storia ma se ne comprende il significato per la sua espressione che ne fa una Biblia pauperum.
Per soddisfare le richieste di consultazione degli studiosi interessati con competenze alla iconografia filippina e alla storia di questo curioso codice, vorremmo procedere ad un’azione di restauro delle stampe, gravemente danneggiate dall’umidità e dall’acidità del supporto su cui furono collocate, e renderle fruibili su supporto digitale.